La riqualificazione energetica degli immobili condominiali: dal 110% alla normativa EPBD tra dubbi e opportunità

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Riqualificazione energetica edifici residenziali

La riqualificazione energetica attuata negli ultimi anni, e in particolare, la fine del Superbonus 110% ha lasciato in molti italiani sentimenti contrastanti. Mentre alcuni contribuenti hanno avuto la possibilità di usufruire dei vantaggi fiscali e hanno visto una vera e propria trasformazione dei propri immobili (qui una breve panoramica della esperienza di efficientamento energetico tramite 110% effettuato da BBA-Architetti), altri sono rimasti delusi (o come sappiamo, in molti casi anche peggio), non potendo accedere a tali benefici a causa di restrizioni o limitazioni. Questo ha portato a una sensazione di ingiustizia e a una crescente sfiducia nelle politiche pubbliche.

Riqualificazione energetica: la normativa EPBD

E’ in questo clima di rabbia ed incertezza, almeno nel panorama nazionale, che si affaccia la normativa europea EPBD (Energy Performance of Buildings Directive) con i suoi annunci di standard rigorosi ed obbligatori per la riqualificazione energetica degli edifici residenziali condominiali.

Pur comprendendo i sentimenti diffusi tra i proprietari di immobili, non va mai perso di vista che la riqualificazione energetica degli edifici residenziali offre numerosi benefici, sicuramente a livello ambientale (ciò su cui si concentra la normativa EPBD) ma anche e soprattutto a livello economico per il proprietario stesso.

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Approfondiamo quindi i vantaggi derivanti dal processo di riqualificazione energetica, inclusa la riduzione dei consumi energetici, la diminuzione delle emissioni di CO2, il risparmio sulle bollette energetiche e l’aumento del valore immobiliare degli edifici e degli appartamenti stessi. Scoprirete come un investimento mirato nella riqualificazione energetica può portare a un futuro sostenibile e a vantaggi finanziari a breve e lungo termine.

Uno dei principali benefici della riqualificazione energetica è la significativa riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di CO2. Attraverso l’implementazione di soluzioni di efficienza energetica, come l’isolamento termico, l’ottimizzazione dei sistemi di riscaldamento e raffreddamento, l’utilizzo di tecnologie a basso consumo energetico, e l’implementazione di soluzioni energetiche rinnovabili è possibile ridurre in modo significativo la quantità di energia necessaria per il funzionamento degli edifici e di limitare l’emissione in atmosfera di CO2. Se la riduzione di CO2 non è (immediatamente) percepibile o traducibile in termini economici per il singolo, lo è sicuramente il significativo risparmio sulle bollette energetiche: oltre il 50% annuo.

Un ulteriore aspetto sostanziale ed implicito nella riqualificazione energetica di un immobile, ma che spesso viene sottostimato dai proprietari, preoccupati in primis della spesa da affrontare, è l’aumento del valore immobiliare. La riqualificazione energetica degli edifici residenziali porta a un notevole ed immediato aumento del loro valore sul mercato (si può stimare un +15%-20% rispetto ad un immobile non efficientato); presto, e anche come conseguenza della normativa EPBD, le banche saranno più propense a erogare mutui per edifici con buona classe energetica. Ciò significa che gli acquirenti saranno sempre più interessati a edifici sostenibili e a basso consumo energetico. Già adesso gli inquilini sono disposti a spendere di più per l’affitto di un immobile che garantisce, grazie alla sua efficienza energetica, un esborso in bollette accettabile.

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I costi della riqualificazione energetica

Arriviamo però la nota dolente: come affrontare le spese di riqualificazione energetica? Il polverone della spesa “zero” del 110%, tra le varie spiacevoli conseguenze che conosciamo, ha coperto anche la consapevolezza che in Italia esistono ancora generosi bonus energetici (Ecobonus) per gli immobili, che arrivano fino al 75% per i condomìni. In media, con una spesa che si aggira tra i 30.000 € ed i 40.000 € a testa si può efficientare un immobile di medie dimensioni; più aumenta il numero di condomini, minore sarà la spesa. Il 75% della spesa viene riaccreditato in 10 anni dallo Stato al cittadino che ha effettuato i lavori. Significa che, al momento e fino a quando esisterà l’Ecobonus come lo conosciamo oggi, la spesa per la riqualificazione energetica di un immobile condominiale, per condomino è tra i 7.500 ed i 10.000 €. Non male…

BBA-Architetti offre servizi specifici per raggiungere gli obiettivi di efficienza energetica dei condomini, godendo di tutti i vantaggi che ne derivano, sfruttando i benefici fiscali ancora esistenti. Contattaci per maggiori informazioni!

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